Morso di vipera nel cane: le prime cure
In caso di morso di vipera nel cane i denti veleniferi lasciano segni non sempre facili da individuare (in genere due forellini distanti circa 1 cm).
La zona colpita è dolente, gonfia e presenta spesso soffusioni emorragiche.
I sintomi di ordine generale variano da iniziale debolezza, ipotensione, ipotermia, difficoltà di deambulazione fino allo shock.
Possono essere presenti sintomi neurologici e compromissione della funzionalità epatica e renale oltre a gravi disturbi di coagulazione.
Il cane è più sensibile dell’uomo al morso della vipera berus e della vipera ammodytes e i casi ad esito fatale non sono rari.
La pericolosità del morso varia a seconda della zona colpita (muso e testa sono le aree più a rischio) delle dimensioni dell’animale e della quantità di veleno inoculata.
Le vipere sono più pericolose all’inizio della primavera (dopo la pausa invernale) quando le ghiandole velenifere sono piene mentre il loro morso è meno pericoloso in luglio-agosto quando sono in piena attività.
La parte morsicata va disinfettata con acqua ossigenata (non usare alcool perchè forma dei composti tossici con il veleno) e bendata stretta per rallentare l’assorbimento del veleno.
Il cane deve essere tenuto calmo e immmobile e la parte morsicata non va mai sollevata.
Non vanno mai praticate incisioni e non si deve tentare di succhiare via il veleno.
Il veleno viene comunque assorbito ed è fondamentale trasportare al più presto il cane morso da un veterinario per instaurare le adeguate terapie di supporto e dare modo all’organismo dell’animale di eliminare il veleno.
La prognosi nel cane è sempre riservata almeno per le prime 72 ore a causa delle gravi complicanze a carico di reni e fegato che possono insorgere a causa delle tossine contenute nel veleno.